Monica: La forza chiamata Danza – Pole Story

Monica è ipovedente:
la condizione visiva dell’ipovedente è quella di una persona che, seppur non totalmente cieca, ha subito una tale riduzione della funzione visiva da risentirne pesantemente nella vita quotidiana.

Quello che la società chiama menomazione o disabilità e che può provocare un certo grado di disagio sociale (handicap), per Monica è tutt’oggi il suo punto di forza.

Monica oggi pratica regolarmente la Pole Dance e ne è una grande appassionata.

Ultima cosa: Monica ha quasi 60 anni.

Ecco la sua storia d’amore con la Pole Dance:

 

Ciao Monica raccontami un po’ di te:

Mi chiamo Monica e sono una signora del 1958 . Tra poco compirò 60 anni e la mia più grande passione è la Danza e tutt’oggi anche la Pole Dance.

Una passione per l’arte in tutte le sue forme, raccontaci il tuo percorso:

L’ultimo quadro dipinto da Monica

Da ragazza ho frequentato il Liceo Artistico ed una parte dell’Accademia delle belle arti a Venezia.

Ho sempre amato l’arte in tutte le sue sfaccettature.

Purtroppo però a 19 anni sono stata costretta ad abbandonare gli studi artistici per un problema grave alla vista.

Piano piano i miei occhi non vedevano più come prima e da li poco tempo mi diagnosticarono una malattia : la maculopatia di  stargardt che mi avrebbe portato gradualmente a non vedere più.

Monica alla sbarra di Danza Classica

Per me non poter più disegnare ed esprimere la mia arte fu un grande dolore.
Così decisi di provare ad esprimere con il mio corpo quello che la mia anima aveva bisogno di dire e mi iscrissi ad un corso di Danza Classica.

Iniziai il mio percorso con Barbara, insegnante e direttrice e artistica della scuola Evento Danza di Bolzano.

Ora sono vent’anni che faccio parte di questa scuola e ne sono diventata la presidente.

 

Quando hai conosciuto la Pole Dance ?

Qualche anno fa decisi di iscrivermi in una palestra per aumentare la mia tonicità muscolare e lì ho incontrato Gessica Critelli l’allenatrice che insegnava anche una nuova disciplina artistica : La Pole Dance .
Provai per curiosità e ne fui subito attratta.

Anzi devo proprio dire che me ne innamorai .

La Pole Dance è stata la mia seconda scommessa e visto la mia condizione di ipovedente e (diciamolo pure) anche la mia condizione anagrafica fu per me una una grande nuova sfida.

Cosa ti piace fare di più della Pole Dance e dove trovi più difficoltà?

Monica in un Workshop della Art&Pole

Le verticali sono il mio punto debole, non riesco mai a capire dov’è il pavimento e quando devo scendere dal palo non riesco mai a capire quando poggiare i piedi per terra.

Per fortuna ho un carattere determinato e competitivo e alla fine ci riesco e quando questo accade, è una grande soddisfazione e la mia autostima si rafforza.

 

 

 

È cambiato il tuo corpo?

Assolutamente sì, già abbastanza forgiato dalla danza classica si sono sviluppati maggiormente gli addominali e dorsali.
Mi ha donato fisico armonioso, nonostante l’età.

Come hai deciso di contattarmi?

Per la prima volta ti ho vista in tv, ma mai e poi mai avrei pensato di poterti conoscere personalmente.

Avevi rilasciato una testimonianza in una rivista, una mia carissima amica l’ha colta e me l’ha portata (perché appunto sapeva che praticavo la Pole Dance) ha copiato ed incollato l’intervista e me l’ha spedita. Io attraverso il mio cellulare, che ha un programma di lettura, l’ho ascoltata e non ho perso tempo, decidendo di contattarti attraverso Facebook.
Nel giro di ventiquattr’ore avevo già la tua risposta !

Un’emozione sconfinata.

Non mi è stato difficile diventarti amica 🙂

Sì, sono rimasta sorpresa nel conoscere una donna di una semplicità e umiltà più unica che rara.
Sei venuta a Bolzano per uno stage nella nostra scuola e ho avuto modo così di approfondire la nostra conoscenza.

Sei anche venuta ad Arezzo!

Per ben due volte, nella tua scuola Art&Pole per dei Workshop che avevi organizzato.
Lì ho trovato un’ impeccabile professionista, una persona dolce e diversa da come potresti apparire nelle foto.

Quali sono i tuoi Obiettivi?

Ne avrei tanti, ma sono consapevole che più in là di così non potrò andare, perciò cerco di dare il massimo.
Nella Pole Dance il mio obiettivo è di fare la bandiera a braccia tese ( il twisted-grip ) prima di compiere il mio 60esimo compleanno!

E SAPPIAMO TUTTI CHE LO REALIZZERAI MONICA !
IN BOCCA AL LUPO

Sara Brilli
#PoleDancerOnTheRoad